Conservare gli atti che documentano abusi
Con un accordo redatto su base volontaria, tutti i responsabili ecclesiastici a capo di diocesi, chiese locali e ordini religiosi si sono impegnati a non distruggere più alcun documento relativo ai casi di abuso esistenti o a documentarne la gestione, a meno che le norme svizzere relative alla protezione dei dati non ne prescrivano la distruzione. Ciò significa anche che la prescrizione di diritto canonico di distruggere sistematicamente atti degli archivi e degli archivi segreti (can. 489 § 2 CIC) non sarà più applicata per tali atti.
Nel corso del 2025, inoltre, sarà sviluppato un modello svizzero di regolamento che garantisca la consultazione dei fascicoli ecclesiastici da parte delle vittime e l’accesso agli archivi a scopo di ricerca, che sarà poi adottato e adattato dalle diocesi e dalle chiese cantonali.