Valutazioni obbligatorie per l'ammissione al servizio ecclesiastico
In futuro, le valutazioni psicologiche standardizzate diventeranno un elemento essenziale della procedura di selezione dei nuovi operatori pastorali della Chiesa cattolica.
Sulla base del can. 455 § 4 CIC, i vescovi diocesani svizzeri nella primavera 2025 hanno introdotto con decreto una procedura di valutazione (assessment) vincolante a livello nazionale e articolata in più fasi per stabilire l’idoneità psicologica dei futuri operatori pastorali. Tale procedura è frutto della collaborazione con specialisti dell’Ufficio per l’esecuzione delle pene e la reintegrazione presso il Cantone di Zurigo.
La valutazione si basa sulle competenze fondamentali nella gestione delle interazioni sociali e nell’autogestione, elementi necessari per acquisire abilità pastorali ed esercitare con successo la professione. La procedura si prefigge lo scopo di verificare queste competenze e individuare eventuali rischi per terzi. La valutazione prevede un test psicologico, un colloquio orientato alle competenze e un ulteriore colloquio psicologico approfondito. I candidati al sacerdozio e le persone che seguono una formazione come operatori pastorali verranno in futuro sottoposti a queste valutazioni standardizzate, se possibile all’inizio della formazione, ma al più tardi prima di essere ammessi al servizio ecclesiastico.
I relativi dettagli sono disciplinati nel relativo decreto dell’11 marzo 2025.